“Xhamadani vija-vija” è un brano nato in Albania ad inizio anni ’90, con autore del testo Alfred Ҁapaliku e compositore Zef Ҁoba, un omaggio destinato alla cantante kosovara Shkurte Fejza, quindi inizialmente interpretato da lei, ma presto ripreso da tanti artisti albanesi, ciascuno offrendo la propria versione, in vetta alle classifiche nazionali, diventato presto un “inno” per tutta la nazione albanese ed i suoi figli emigrati in tutto il mondo.
Un brano che presto ha funto da quando è stato lanciato, da colonna sonora dell’apertura di partite di calcio della Nazionale albanese o rappresentativo di qualsiasi manifestazione nazionale formale od informale.
Coinvolgente ed emozionante per testo e musica, dall’alta intensità di patos nazional-popolare, a questo brano oggi si aggiunge la versione rock del gruppo musicale Peppa Marriti Band.
Questa band nasce a Santa Sofia d’Epiro, un piccolo paese di origine Albanese in provincia di Cosenza.
Realizzato in collaborazione con la casa discografica kosovara Defy Them.
Il solista Angelo Conte dona al testo in albanese, l’accento tipico arbëresh, valore aggiunto questo, proprio mentre si sente da un arbëresh pronunciare versi del tipo:
“Kam një lot m’pikon si ar
Se ndër shekuj jam shqiptar
E kur malet mi mloj bora
Për atdhe kangës ia mora
E kur malet mi mloj bora
Për atdhe kangës ia mora
Xhamadani vija- vija
Asht Kosova o asht Shqipnia
Rreh si zemër çiftelia
Oh, sa e madhe asht Shqipnia”
“Ho una lacrima che mi cola come l’oro
Perché sono albanese da secoli
E quando i monti si sono ricoperti di neve
Ho iniziato a cantare per la patria.
Xhamadani (smanicato tradizionale) rigato
È Kosova, è Albania
Batte come il cuore çiftelia (il liuto)
Oh, quanto è grande l’Albania!
Sì, l’Albania è davvero grande!
Ecco, immaginare che questi versi, con quel determinato contenuto patriottico ed etnoculturale, con la musica coinvolgente, da far tremare il cuore per l’emozione, ora hanno anche la versione rock arbëresh, l’emozione si moltiplica, perché “gjaku i shprishur” (“il sangue albanese disperso”, riferito alla diaspora albanese in Italia, distaccata dalla terra madre da secoli, da dopo la scomparsa dell’eroe nazionale albanese, Scanderbeg,) proprio questa diaspora albanese riconferma l’attaccamento alle radici ed alla terra delle origini, a livello di coscienza nazionale, di affetto e sentimento, anche attraverso una band musicale e l’universalità della musica, con un brano “unificato” in perfetta armonia, un dono gradito per l’Albania e Kosova.